Giro d’Italia 2024, Tim Merlier e Phil Bauhaus contro il finale di tappa di ieri: “Felice di essere ancora vivo… Discesa non necessaria”
Il finale della quarta tappa del Giro d’Italia 2024 non è piaciuto a tutti. Lo spettacolare arrivo ad Andora che ha visto protagonisti Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), partito sul Capo Mele e ripreso all’interno dell’ultimo chilometro, e Jonathan Milan (Lidl-Trek), splendido vincitore con una volata di grande potenza, ha lasciato invece l’amaro in bocca ad alcuni altri possibili protagonisti di giornata. Indubbiamente per il mancato risultato, ma anche perché hanno giudicato pericolose le battute conclusive della tappa che ha visto la Corsa Rosa salutare il Piemonte dopo i primi tre giorni di gara.
“Sono ovviamente un po’ deluso, ovviamente: era possibile vincere, ma è stato tutto molto frenetico e un po’ troppo pericoloso. Ma va bene così. Fa parte del mio lavoro – ha commentato Tim Merlier ai microfoni di Eurosport – Sono felice di essere ancora vivo… A un chilometro dalla fine ho visto due corridori spalla a spalla e si è rischiata la caduta oltre le transenne”.
Pericoli anche in discesa secondo il vincitore della terza tappa: “In cima a Capo Mele ero un po’ indietro. Nella discesa andavamo a tutta e ho dovuto frenare due volte in maniera molto brusca perché quelli davanti a me sembrava stessero per cadere. In quel momento ho davvero avuto paura per la mia vita“.
Particolarmente critico anche Phil Bauhaus, terzo di giornata, che ai microfoni di Eurosport critica le scelte logistiche dell’organizzazione, che non avrebbero tenuto conto della sicurezza dei corridori: “Onestamente, non sono proprio un fan di questi arrivi. Tutti sono arrivati in fondo sani e salvi, ed è quest la cosa più importante. In discesa andavamo a 80 all’ora prima di una volata, non penso che sia necessario. Prendiamo sempre così tanti rischi e le volate sono già molto pericolose. Una discesa così non era necessaria. Oggi ho dovuto andare con il 58, cosa che non ho mai fatto prima”.
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